Bruxelles, 14 giugno 2019 – Conformemente alle norme sugli aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato l’introduzione di limiti di emissione rigorosi di CO2 nel meccanismo di regolazione della capacità italiano. La misura contribuirà a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e aumenterà il livello di tutela ambientale, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico.

Nel quadro delle norme UE sugli aiuti di Stato, nel febbraio 2018 la Commissione ha approvato un meccanismo di regolazione della capacità dell’intero mercato in Italia. In particolare la Commissione ha rilevato che il paese aveva individuato e quantificato chiaramente i rischi legati alla sicurezza dell’approvvigionamento e che il meccanismo era ben concepito per mitigarli.

Ad oggi l’Italia non ha ancora attuato tale meccanismo.

L’Italia ha comunicato alla Commissione il progetto di introdurre alcune modifiche al meccanismo di regolazione della capacità approvato che saranno applicate alla prima asta nel quadro del meccanismo, prevista per quest’anno.

In particolare, l’Italia consentirà la partecipazione all’asta solo di quei fornitori di capacità che rispettano i rigorosi limiti di emissione di CO2 definiti nel regolamento sull’energia elettrica di recente adozione ma non ancora obbligatori.

I limiti previsti per le emissioni di CO2 impediranno agli impianti di generazione di elettricità ad elevate emissioni, come le centrali a carbone, di partecipare al meccanismo di regolazione della capacità italiano. Al tempo stesso, per assicurare che il meccanismo rimanga competitivo nonostante l’esclusione di tali fornitori di capacità, l’Italia applicherà una serie di misure che mirano in particolar modo a favorire nuovi accessi, consentendo a capacità di generazione e altre tecnologie più rispettose dell’ambiente, come la gestione della domanda e lo stoccaggio, di sostituire gradualmente le centrali elettriche più inquinanti esistenti.

La Commissione ha valutato il meccanismo di regolazione della capacità modificato dalle proposte dall’Italia nel quadro delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato e ha concluso che la misura continuerà ad assicurare la sicurezza dell’approvvigionamento e aumenterà ulteriormente il livello di tutela ambientale, senza indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico.

Sulla base di tali elementi, la Commissione ha concluso che la misura è conforme alle norme dell’UE sugli aiuti di Stato.

Contesto

L’Unione europea ha recentemente adottato una versione riveduta del regolamento sull’energia elettrica nel quadro del pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei”. Per la prima volta il regolamento sull’energia elettrica contiene disposizioni relative ai meccanismi di regolazione della capacità, compresi i limiti di emissione di CO2 per le centrali elettriche che partecipano a tali meccanismi. A norma dello stesso, che non è ancora entrato in vigore, gli Stati membri possono decidere di applicare tali limiti solo a partire dal 2025.

L’Italia ha deciso di limitare la partecipazione al suo meccanismo di regolazione della capacità delle centrali elettriche che non rispettano i limiti di emissione di CO2 stabiliti dal nuovo regolamento ancor prima della sua entrata in vigore e di non beneficiare del periodo transitorio.

L’indagine settoriale condotta dalla Commissione nel 2016 sui meccanismi di regolazione della capacità ha costituito il punto di partenza per una stretta cooperazione con gli Stati membri dell’UE al fine di garantire che questi meccanismi siano ben concepiti e adeguati allo scopo.

La relazione relativa all’indagine settoriale ha confermato che i meccanismi di regolazione della capacità possono rendersi necessari quando i fallimenti del mercato e le carenze della regolamentazione bloccano i segnali di prezzo necessari per mantenere adeguati livelli di sicurezza dell’approvvigionamento. Nella relazione si precisa tuttavia che le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato sono importanti per garantire che questi meccanismi non mascherino il sovvenzionamento di specifiche tecnologie o provochino altri indebite distorsioni della concorrenza, oppure generino prezzi troppo onerosi per i consumatori di energia elettrica.

Una volta risolte tutte le questioni di riservatezza, la versione non riservata della decisione sarà pubblicata sul sito web della DG Concorrenza della Commissione, nel Registro degli aiuti di Stato, con il numero SA.53821. Le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale sono elencate nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato.

 

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